Caro professore, è già un anno dalla sua perdita; stentiamo a crederci. Eppure, come un
silenzio assordante, riaffiora la memoria. Assieme ad essa l’inevitabile nostalgia e
l’affiorare quieto del ricordo che bussa e lascia sui nostri volti, ormai, un sorriso lieve.
Dunque, caro professore, dopo un anno, il dolore è diventato forza. Questo dolore, che un
anno fa ha segnato irrimediabilmente i nostri cuori, ora è la forza aggregatrice dell’amore.
La sua perdita ci ha lasciati con il fiato sospeso, ma ci ha bagnati del suo amore da lassù.
In lei riponiamo il sentimento più forte mai vissuto, così come lei amava noi e ci ama
ancora.
Ci guardi caro professore: il suo ricordo fa battere il cuore oggi più che mai. Aver percorso
con lei parte del nostro cammino è stato un grande privilegio che la vita ci ha donato, ma
continuare a percorrerlo sapendo di sentire il suo orgoglio lo è ancora di più.
Continueremo a tenere vivo il suo ricordo, lei vive in noi e ci rende vivi.
Sentiamo la sua mancanza caro professore: mentre la scuola tace, i corridoi si popolano
dell’eco della sua voce e noi, nel silenzio, ci lasciamo cullare dall’immagine che abbiamo
del suo volto, ed è ancora nitida.
Un abbraccio oltre confine caro professore; vegli su di noi.
I suoi alunni della 5C SU
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